Sbiancamento dentale

SBIANCAMENTO DENTALE 

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INTRODUZIONE 

Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico oggi molto richiesto; i denti bianchi  e sani rappresentano infatti una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate.

Ma che cos’è esattamente lo sbiancamento dentale? Sotto questo termine rientra, genericamente, qualsiasi trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi.

 

Dobbiamo innanzitutto precisare che il colore dei denti è una caratteristica assolutamente individuale spesso lontana dal ricalcare il tanto desiderato candore. La colpa, in molti casi, è da attribuirsi a caratteristiche genetiche sfavorevoli, al fumo, al passare del tempo e all’assunzione di cibi o bevande particolari, come caffè , liquirizia, tè e coloranti artificiali.

Per riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo, è possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi. Al di là dell’efficacia insita nelle varie metodiche, occorre innanzitutto prendere coscienza dei loro limiti. Sottoporsi a questi trattamenti, infatti, significa nel migliore dei casi, riportare il colore della dentatura all’antico splendore, fino a schiarire leggermente le tonalità conferitegli da madre natura.

Esistono svariati metodi per sbiancare i propri denti. Il risultato può essere conseguito sottoponendosi a trattamenti professionali in studio o domiciliari o entrambi in un programma personalizzato per ogni singolo caso.

SBIANCAMENTO PROFESSIONALE

Ferma restando l’importanza di una detartrasi periodica, ogni 6-12 mesi, è possibile effettuare un trattamento sbiancante di odontoiatria cosmetica professionale (bleaching).

La tecnica maggiormente utilizzata si esegue direttamente in studio e viene per questo definita “sbiancamento dei denti alla poltrona“. Questa procedura sfrutta l’azione di agenti sbiancanti chimici ad alta concentrazione, potenziati dall’applicazione di specifiche lampade che ne favoriscono l’azione. Il mezzo sbiancante più diffuso è costituito da un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38% c.a., che una volta esposto a particolari fonti luminose si attiva liberando ossigeno. Una volta liberato, l’ossigeno penetra nella struttura del dente, innescando reazioni di ossido-riduzione che scompongono le molecole delle macchie in composti più piccoli, incolori e facilmente eliminabili.

L’intensità dello sbiancamento dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal tempo di applicazione sui denti. In ogni caso, un intervento professionale garantisce il miglior risultato possibile, minimizzando effetti indesiderati come eccessiva sensibilità termica ed irritazione gengivale. Questi disturbi vengono prevenuti proteggendo le gengive, la lingua e le labbra con presidi utili anche per aumentare il confort della seduta (gel isolanti o mascherine personalizzate in silicone morbido). Leggere gengiviti tendono comunque a presentarsi al termine del trattamento, salvo poi regredire spontaneamente nelle 24-48 ore successive.

La presenza di carie o gengivite impone una preventiva risoluzione del problema. Se sono presenti protesi o otturazioni in composito queste non subiranno modifiche di colore a seguito dello sbiancamento e quindi in questi casi lo sbiancamento è controindicato a meno che si decida di procedere successivamente alla lor sostituzione. L’intervento, inoltre, è sconsigliato ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni e alle donne in gravidanza o in periodo di allattamento. Dopo la seduta è importante evitare per almeno 24 ore il fumo e l’assunzione di cibi e bevande coloranti.

SBIANCAMENTO DOMICILIARE

Lo sbiancamento domiciliare si effettua con l’impiego di  mascherine personalizzate in acetato, riproducenti l’esatta forma delle arcate dentarie del paziente. All’interno di queste mascherine viene inserita la giusta quantità di sostanze sbiancanti in gel – come il perossido di carbamide – e si procede con l’applicazione sui denti. Mantenendole in sede per un tempo variabile dai 30 minuti alle 3-4 ore (secondo le indicazioni del dentista) e ripetendo l’operazione per circa una settimana, si ottiene un ottimo effetto sbiancante (paragonabile al bleaching alla poltrona). Generalmente, la durata dell’effetto è di circa 2-3 anni, ammesso che nel corso di questo periodo si effettuino richiami di breve durata.

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Alcune semplici informazioni La aiuteranno a meglio sfruttare le potenzialità di questa metodica.

Lo sbiancamento è sicuro? Si può affermare con ragionevole certezza che lo sbiancamento domiciliare rappresenta una metodica innocua sia per lo smalto dei denti che per il paziente in generale. Nella letteratura scientifica internazionale non è mai stato riportato alcun effetto collaterale degno di nota. Talvolta può comparire una modesta irritazione gengivale causata dalla compressione locale della mascherina. In questo caso siete pregati di interrompere il trattamento e di recarvi presso il nostro studio per un semplice controllo.

Molto frequentemente invece i denti durante il trattamento appaiono più sensibili al freddo. Ciò’ si ridimensiona notevolmente alternando l’uso del gel sbiancante con il gel al fluoro che vi è stato fornito; questo problema è comunque destinato a risolversi spontaneamente non appena finiscano le applicazioni.

Cosa succede se ingerisco il gel?  Nulla. L’ingestione della piccola quota di gel che può fuoriuscire dalla mascherina non ha nessun significato per il nostro organismo.

Anche i denti otturati diventano più bianchi? Purtroppo no. Attenzione quindi: dopo il trattamento le otturazioni, che ora riproducono fedelmente il suo attuale colore dei denti, risulteranno più scure.

Sarà quindi necessario sostituirle al termine dello sbiancamento.

Quanto dura l’effetto dello sbiancamento? Essendo una metodica piuttosto recente, non si hanno dati definitivi sul lungo periodo.  Nella mia esperienza clinica posso affermare che i denti rimangono bianchi a lungo, sebbene un certo grado di recidiva sia comunque da tenere in conto . Se lo desiderate, è comunque possibile eseguire poche applicazioni di “richiamo” una volta ogni 1 o 2 anni. Di solito bastano da 1 a 3 applicazioni di due ore ciascuna per ritrovare il colore iniziale. A tal fine, vi raccomandiamo caldamente di non perdere la mascherina e di conservarla in un luogo sicuro!

 Tutti i denti si possono sbiancare? In generale possiamo dire che lo sbiancamento è efficace, talvolta in modo straordinario, in un gran numero di pazienti. In certi casi, tuttavia, i risultati possono essere inferiori alle attese. Le discolorazioni causate da farmaci (tetracicline) o dalla malformazione di smalto e dentina spesso rispondono poco al trattamento.

Quanto dura il trattamento? Solitamente dopo due o tre settimane di trattamento per due ore al giorno i risultati sono già definitivi. Alcuni casi più “difficili” possono richiedere settimane supplementari.

Infine, c’è anche chi – per lo sbiancamento dei propri denti – ricorre ai “rimedi della nonna“; i più semplici si basano sullo sfregamento di foglie di salvia fresche, polpa di fragole, o bucce di limone. Anche questi interventi, da molti considerati innocui perché naturali, presentano insidie legate alla loro acidità o al potere abrasivo; per questo motivo devono essere evitati. Più in generale, prima di intraprendere qualsivoglia trattamento sbiancante, è opportuno sottoporsi ad una visita specialistica odontoiatrica per accertarsi che non sussistano controindicazioni, come carie, ipersensibilità o malattie del cavo orale.

In caso di dubbi, non esitate a contattarci ed a chiedere chiarimenti.